venerdì 8 maggio 2009

La lezione che ci lascia Sandro Pertini.

Sandro Pertini.Un grande uomo che non ha certo di presentazioni. Fu un grande partigiano combattente della libertà durante l'Italia occupata dal nazismo e dal fascismo, e fu sopratutto un grande Presidente della Repubblica. Uno strenuo difensore della Costituzione Italiana dove anche lui aveva dato un suo contributo. Ma quello che contraddistinse il mitico Presidente è che nessuno ricorda perchè si sà che in Italia la maggior parte delle persone hanno la memoria corta, fu quando rifiutò l'aumento di stipendio da Presidente della Repubblica e ancora prima da Presidente della Camera ai tempi di quando fu eletto Leone, ma ancor più di questo la sua irreprensibile serietà che nello stesso tempo lo rendeva semplice e immediato fece sì che si conquistò milioni di cuori di tanti italiani. Tutto questo c'è lo rende distante anni luce dalla figura patetica comportamentale dell'attuale premier italiano Silvio Berlu-Palpeggioni che invece col suo modo di fare distrugge i veri valori di civili comportamenti che una figura istituzionale dovrebbe tenere. Addirittura difeso dal suo prete personale e dalle sue centinaia di porta-lecca borse perchè lui non fa niente di male, ognuno si comporta come gli pare (Ghedini docet). Avrei voluto vedere il grande Sandro se andava a buttare i soldi di una tv di stato in un programma a difendersi da fatti privati a mo di spettacolo di circo Togni e buttarli poi altrettanto due giorni dopo per farsi nominare sempre su un fatto privato...Penso che la sua rabbia gli avrebbe fatto esplodere la magica pipa che teneva in bocca e che alla luce di quanto si è visto in questi giorni, questa figura ci macera di nostalgia immensa. Completamente diverso poi dal Presidente attuale Napolitano. Se ci fosse stato lui, si sarebbe fatto sentire eccome se si sarebbe fatto sentire. Era una persona che si faceva rispettare senza nessuna paura, memore del suo passato contro i regimi totalitari. Uno veramente indipendente per quei tempi, che non le mandava a dire sia ai comunisti sia ai missini e sia ai democristiani. La sua coerenza era la sua forza. Per questo mi manca, anzi ci manca.

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