domenica 10 maggio 2009

Non basta solo la memoria, ci vuole anche la verità!!!

Iniziativa lodevole del Presidente Napolitano che ha voluto istituire la giornata della memoria delle vittime del terrorismo di qualsiasi natura o matrice. Altrettanto lodevole che in questa giornata commemorativa dopo 40 anni si siano incontrate e strette la mano, due donne che hanno pagato sulla loro pelle il dramma di un inizio di terrore fatto di bombe e attentati di fine ani 60 culminata nella strage di Piazza Fontana dove morirono 17 persone, ovvero le vedove del anarchico Pinelli e del commissario di Polizia Calabresi, il primo morto in cause ancora misteriose mentre si indagava su di lui dopo la strage, dal quarto piano di un ufficio della Questura di Milano, e il secondo trucidato da mano ancora ignota nel 1972 sotto casa, ritenuto responsabile della morte del Pinelli. L'incontro è avvenuto cordialmente sotto la supervisione attenta e rigorosa del Presidente Napolitano. Fatto sta che questo incontro se ha voluto risanare eventuali antichi rancori (se mai ce ne fossero stati) tra le due donne, di certo non ha dissipato i dubbi tra chi fosse stato a mettere la bomba nella Banca Nazionale dell'Agricoltura a Piazza Fontana, e chi avesse la responsabilità della morte di Pinelli e Calabresi. Napolitano ha detto che non era lì a riaprire processi ma a unire. Beh, un bel modo invece di fare giustizia è far venire finalmente a galla la verità per far alzare la voce a garanzia delle due donne che altro non vorrebbero. A me è sembrata una manifestazione molto di circostanza, ovvia, senza che il Presidente si sentisse in dovere di dire che magari si sarebbe dato da fare per ricercare la verità e magari assicurare dopo 41 anni i colpevoli alla giustizia. Non credo che sarebbero mancati i mezzi, visto che Napolitano ricopre anche la carica di Presidente del CSM, e quindi una sua piccola parola avrebbe messo in moto tutto, peccato che questo lo abbia fatto solamente per alzare la polvere inutilmente sul caso why not di De Magistris. Fino ad ora non è stato fatto nulla, ma non solo come nel caso di Ustica, il muro di gomma è sempre più alto. Se a queste occasioni si accompagnassero concrete volontà di verità, l'Italia sarebbe un vero paese all'avanguardia, invece è solo un paese da terzo mondo. Sciatto e vacuo. Chi ha paura di sapere la verità di Piazza Fontana e delle conseguenze che ne derivarono? NOI VOGLIAMO SAPERE!!!

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