sabato 27 giugno 2009

Questa era Neda,mia sorella.


Tratto dal giornale "L'Unità":

Gira sui blog, su Facebook. Gira nella Rete, dal basso, il messaggio della sorella di Neda. Non ci sono modi per verificare se si tratti di un documento autentico ma per il popolo del Web è una testimonianza vera. In questa chiave ve lo proponiamo.

«...Io sono qui, viva, e a essere uccisa è stata mia sorella. Sono qui a piangere mia sorella morta tra le braccia di mio padre. Io sono qui per raccontarvi quanti sogni coltivava mia sorella... Io sono qui per raccontarvi quanto fosse una persona dignitosa e bella, mia sorella...Sono qui per raccontarvi come mi piaceva guardarla quando il vento le agitava i capelli... Quanto volesse vivere a lungo, in pace e in eguaglianza di diritti.... Di quanto fosse orgogliosa di dire a tutti, a testa alta, “Io sono iraniana”... Di quanto fosse felice quando sognava di avere un giorno un marito con capelli spettinati, di avere una figlia e di poterle fare la treccia ai capelli e cantarle una ninna-nanna mentre dormiva nella culla. Mia sorella è morta per colpa di chi non conosceva la vita, mia sorella è morta per un'ingiustizia senza fine, mia sorella è morta perchè amava troppo la vita...Chiunque leggerà questa mia lettera, per favore, accenda una candela nera con un piccolo nastro verde alla base e ricordi Neda e tutti i Martiri di queste giornate, ma quando la candela si sarà spenta non dimenticatevi di noi, non lasciateci soli..».
23 giugno 2009

Claxarticolo21


2 commenti:

Associazione Disabili Basiglio ha detto...

Onestamente invidio Neda perchè qualcuno la ama e la ricorda così.

Associazione Disabili Basiglio ha detto...

Dei miei sogni, idee, forse qualche nostalgia non frega nulla a nessuno. Spero di non dover sopportare anche l'ipocrisia postuma.