domenica 5 luglio 2009

L'amarezza di Claudio. Blogger e la rete in via di estinzione.

In una delle mie scorribande in Facebook, mi è arrivato un link di un blogger che ritengo uno dei migliori della rete, superiore per professionalità e chiarezza per i punti di vista anche al famoso strabusato Beppe Grillo ovvero Claudio (come il sottoscritto) Messora in arte Byoblu, il quale ha un blog seguitissimo dove tra l'altro io mi sono iscritto per la certificazione dei commenti sui post che pubblica.
Mi sono quindi collegato e con molta attenzione mi sono andato a leggere e rileggere più volte il suo ultimo articolo intitolato "Addio alla rete". Un articolo che ho trovato semplicemente stupendo, spietato e pieno di sacrosante verità su tutto quello che gira e ruota intorno alla categoria dei blogger.
Basta leggerlo riga per riga e ci si rende conto quanta cocente delusione può arrivare a chi si fa un mazzo tanto per produrre qualcosa a produrre qualcosa che abbia a che fare con la libertà di informazione. Arriva a citare alla fine del post un noto blog americano cd.video-blogger (in parole povere un blog fatto di soli video) FreedomAndDemocracy che ha dovuto chiudere i battenti dopo 2 anni di attività e ben 1445 video (che gli hanno procurato non poche noie legali) pubblicati con migliaia di visualizzazioni.
Chiusura che spiega l'amministratore di FreedomAndDemocracy nel sottoarticolo denominato "Addio YouTube":

"Salve a tutti, questo è il mio ultimo video su YouTube.

Perché sto abbandonando YouTube, anche se questo è molto difficile per me? Perché sembra che in questo mondo non puoi mettere insieme la tua carriera professionale con il tuo modo di essere, a meno che non dici bugie, a meno che non nascondi la tua vera identità dietro uno username, in maniera tale che la gente non scopra chi sei. In questa maniera ti rispettano.

Purtroppo in una società del genere, in qualunque parte del mondo, il rischio è che dal punto di vista economico sei danneggiato, è una realtà di cui bisogna tener conto. E' il mondo che vuole che tu sia ipocrita, e che preferisce semplicemente che tu non sia chi veramente sei, anche se sei un professionista serio. Purtroppo queste due cose non si conciliano.

In una situazione del genere molta gente fa commenti aggressivi, nascondendo la faccia, perchè sa di non apparire. Questo purtroppo è YouTube: YouTube ti ammazza, ti può distruggere la vita professionale. L'essere su YouTube è un fatto positivo per te stesso, perché ti permette di creare un dialogo con gli altri, ma purtroppo non mi sembra che vada in linea con la società. A meno che tu non viva nel mondo della televisione, della radio, della politica... A meno che qualcuno ti conosca e ti dia un lavoro per questo, sfortunatamente non funziona.

Questa sarà una buona notizia anche per quelli che non mi sopportano, ma il problema è che se io perdo, loro perdono pure. Non riescono a rendersi conto del fatto che se tu non riesci ad essere te stesso, non importa quale tipo di idee hai, non è buono neppure per loro, perchè significa che li obbliga a mantenersi nascosti, a non essere se stessi, fondamentalmente a dire bugie.

Grazie a tutti per il vostro supporto. Manterrò questo video per un paio di giorni, poi il mio account verrà eliminato da YouTube.
Spero che questo serva di lezione per tutti, che possiate passare parola e che la gente impari qualcosa.

Grazie.

Che poi sarebbe quello che in fondo io avevo anticipato in un precedente post pubblicato in questo website blog, dove puntavo il dito in questo caso contro gli utenti italiani e l'utilizzo di internet che definivo VECCHI e PRIVI DI IDEE, che magari ti vengono a guardare in tanti, ma che poi non ti lasciano traccia di un ben che misero commento e se lo fanno ti insultano umiliandoti come persona. Gente che insomma non vuol far diventare alternativa questa inportante fonte di comunicazione di massa.
E allora bisogna andarsi a leggere quello che scrive Claudio Byoblu e riflettere. Un blogger o un video-blogger sono figure portatrici di vera libertà di espressione fuori dal coro ufficiale, anche perché ricordiamocelo ben stampato nella cervice, che chi va in rete deve essere assolutamente CREDIBILE e SERIO e sopratutto dire la VERITA', diversamente sei solamente un buffone e basta.
Una categoria quella dei blogger tra l'altro non inquadrata professionalmente, non regolamentata, senza sovvenzioni, e dove per sopravvivere si fanno veri e propri salti mortali. E allora ci si domanda io come Claudio e tanti altri che hanno questa passione di fare informazione: ma vale la pena andare ancora avanti a fare questo tipo di "volontariato"?
Per quanto mi riguarda, io non ho la professionalità dell'altro Claudio, ne tanto meno i suoi mezzi, fortunatamente ho un bel lavoro che mi consente di sopravvivere e quindi potrei finirla qui, ma come dice Byoblu la passione è più forte di tutto. Sinceramente ammetto che mi piacerebbe avere un seguito "monetizzato della cosa" ma l'articolo di Messora mi ha dato un bel schiaffo in faccia.
A questo punto, mi auguro che sia Claudio e tanti altri (tra i quali mi ci metto anche io) resistano e vadano avanti a dispetto delle difficoltà che come ricorda Claudio riguarda anche gli emendamenti parlamentare per regolamentare il mondo dei blogger con annesso D.L intercettazioni nella parte che riguarda il "diritto di rettifica".
Mi auguro anche che la gente, l'utenza tutta si svegli una buona volta e diano una vera svolta democratica alternativa a questo regime in tutti i sensi.
Solo chi ha coraggio nel non arrendersi mai, riuscirà ad andare avanti.
Un abbraccio di solidarietà a Byoblu e a FreedomAndDemocracy che accomuna chi crede di fare un vero interesse nella collettività.

Claudio Articolo21

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